La Madre di Pietra

( di Flaviano Selli)

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Un'incredibile scultura preistorica entra in "comunicazione" con un esploratore moderno. Straordinario dialogo attraverso i millenni.

E' quasi impossibile sintetizzare in poche righe l' avventurosa vita e le sensazionali scoperte del professor Angelo Pitoni, ma noi ci proviamo lo stesso: geologo, partigiano, agente nel 1943 dell'Office Strategic Service (la speciale sezione dell' esercito americano alle dirette dipendenze del Presidente degli Stati Uniti), esploratore in Venezuela di zone sconosciute e selvagge, etc.
Ha trovato in Sierra Leone una misteriosissima pietra: da alcuni esami effettuati a Ginevra e all'universita' "La Sapienza" di Roma e' risultata un minerale che non puo' esistere in natura, e la combinazione di elementi che contiene non e' mai stata classificata sotto forma di roccia. Anche il suo colore e' un enigma: un Istituto di Gemmologia crede che sia una composizione artificiale.
Il professor Pitoni, poiche' il suo colore e' uguale a quello del cielo sereno visto in alta montagna e presenta venature bianche che ricordano le nuvole, ha deciso di chiamarla "Sky Stone", ossia Pietra del Cielo. Sempre nella stessa zona ha rinvenuto alcune curiose statuette raffiguranti esseri dalle proporzioni anomale che gli indigeni chiamano "Nomoli". Dopo studi, ricerche ed analisi con il Carbonio 14 il professor Pitoni ha capito che si trattava dell'opera di una civilta' molto avanzata, una razza umana antichissima che viveva circa diecimila anni fa, proveniente forse da un continente nell' oceano Atlantico, la famosa Atlantide. Recentemente Pitoni e' tornato in Africa, come gia' accennato nella sua precedente intervista.

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Che cosa ha scoperto questa volta?
La piu' antica e grande scultura del mondo. La cosiddetta "Dama dei Mali". E' scolpita in una parete rocciosa, e si presenta come un bassorilievo a tre quarti di una testa femminile ben modellata su di un corpo appena pronunciato. Questa roccia forma la cima di un monte a circa 1.500 metri d'altezza vicino a un villaggio Mali che si trova a circa 350 chilometri in linea d'aria a nord di Conakry, capitale dello stato di Guinea. La leggenda popolare racconta che una donna era infelice ed un venerdi colpi' o uccise suo marito; allora Dio la puni trasformandola in pietra! Secondo gli studiosi che gia' la conoscevano, e' l'effetto dell' erosione eolica. Volendo verificare di persona, sono andato sul posto per studiare il fenomeno insieme al dottor Moussa Courouma, archeologo e direttore del Museo Nazionale della Guinea, ed un fotografo. Dopo un viaggio di due giorni, arriviamo al villaggio Mali. Ci riceve il prefetto, la massima autorita' della zona, e dopo un cordiale benvenuto ci da' una guida per condurci nel luogo della "Dama del Mali", a non piu' di 5-6 chilometri di distanza. Raggiungiamo una piccola altura dove c'e' un tipico villaggio di capanne. Da qui si accede con un sentiero ad un colle che sembra un "belvedere" naturale e quasi di fronte, su una parete di roccia alta ed uniforme sopra un baratro vertiginoso, si erge maestosa ed impressionante la "Dama". Il suo viso e' ben modellato e si conserva abbastanza bene sul lato ovest che risulta il piu' protetto dalle intemperie; invece il lato est sembra colpito da un certo degrado. Mentre la testa appare ben definita, dal collo in giu' il corpo e' appena accennato. Ad occhio e croce la testa sembra alta circa 25 metri, e l'intera struttura non meno di 150, ma la roccia continua a picco per circa altri 200 metri.
Il volto della Dama guarda da nord-nord ovest a sud-sud est, ed e' rivolto leggermente in basso verso la grande valle circostante.
La formazione geologica e' un'emersione di granito con una "faglia" intermedia che la divide in due con un bradisismo che eleva una parete in alto e provoca lo slittamento in basso della parte opposta.

Perche' secondo lei la Dama non puo' essere frutto dell'erosione eolica, cioe' una scultura "naturale" generata dal vento ?
Non mi sembra possibile in base a una serie di osservazioni di natura geologica. Inoltre, nella zona non esiste una prevalenza di vento, a detta degli abitanti; difatti gli alberi sono molto dritti e non hanno le inclinazioni classiche delle zone ventose. Per ottenere una forte erosione eolica e' necessaria la sabbia, come quella dei deserti, che essendo silicea consuma rocce di materiali piu' deboli, tipo le arenarie con materiale legante calcareo o argilloso, oppure calcarei amorfi o al massimo metamorfosati; ma questa figura femminile si trova a circa 1.500 metri d' altezza, quindi lontanissima da ogni deserto dalle dune mobili, e nessun vento potrebbe portare sul posto sabbie di alcun genere. Guardando l'insieme di tutta la formazione rocciosa della montagna, si nota la possibilita' che ci sia stato uno scorrimento ad effetto di bradisismo, che e' sparito dalla base della figura per varie centinaia di metri, per cui il resto del monte risulta piu' in basso e lo sperone che contiene l'immagine sembra ergersi molto piu' in alto; da cio' si puo' desumere che la figura e' stata scolpita e che l'opera fu eseguita prima dello scorrimento della parte di montagna, oggi molto piu' in basso.

Quale puo' essere l'eta' della statua ?
Possiamo desumerla soltanto per indizi. Sono chiari i canali formatisi nella roccia per effetto del bradisismo da sotto la base della Dama del Mali per qualche centinaio di metri, dove e' evidente lo scorrimento della "faglia" geologica. Se questo scorrimento fosse stato rapido ed improvviso avrebbe provocato effetti di calore e compressione tali da lasciare tracce di metamorfosi nei pu'nti di contatto; per esempio, in una roccia calcarea formerebbe una linea sottile di calcite, in altri tipi di materiali, invece, tracce vetrose o altro. Nel nostro caso non sembra che si presentino tali se gni, quindi dobbiamo pensare ad un bradisismo lento.
Ora, un bradisismo lento, anche se fosse nella sua lentezza il piu' veloce, non si sviluppa a piu' di un centimetro l'anno. Cio' significa che produrrebbe un dislivello di un metro ogni cento anni, dieci metri ogni mille anni, cento metri in 10mila anni.
Dal momento che il dislivello dalla base della Dama del Mali e' superiore ai 200 metri, dovremmo valutare che la sua formazione sia avvenuta piu' di 20mila anni fa! Ma questa e' solo una supposizione del minimo di tempo: con le stesse osservazioni potrebbe essere anche piu' di un milione di anni.
Ora, se facciamo un ragionamento sulla possibilita' che sia stata scolpita con il minimo della sua possibile eta', e' giocoforza concludere che sia stata fatta da una civilta' anteriore alla nostra.
Se invece dovessimo pensare alla probabile eta' di piu' di un milione di anni, non resterebbe che l'ipotesi fantascientifica di una civilta' extraterrestre che ha voluto lasciare sul nostro pianeta questa testimonianza della sua esistenza.
Considerando la sua forma dovremmo anche pensare che questi alieni sarebbero fatti piu' o meno a nostra immagine e somiglianza! Noto una strana analogia tra la figura della Dama del Mali e il famoso "volto" scoperto su Marte. In tutti e due gli occhi sono affossati quasi nello stesso modo. Inoltre la scultura della Dama del Mali ha un colore differente dal resto delle rocce, pur facendo parte della stessa formazione geologica; questo e' un altro dei quesiti da indagare.

Lei ha avuto anche una specie di "colloquio" con questa maestosa figura...
Si', e' vero. Arriviamo su un'altura, quasi di lato alla cima rocciosa dell'emersione granitica e ci appare quasi d'improvviso la grande testa della Dama, altera ed imponente, La guardo intensamente, all'incirca alla stessa altezza dei suoi occhi, e sento una grande emozione; ho l'impressione che anche lei mi guardi con i suoi occhi fissi, profondi e impenetrabili". Nel mio cervello nasce un turbine di pensieri e di domande: "Chi sei, Regina del Mali? Chi ti ha fatto? Qual e' il mistero che ti circonda?" Sorpresa!
Nella mia mente si formano anche le risposte, che infine sono altre domande: "Chi sei tu, piccolo uomo che mi ronzi intorno come un insetto?" Rispondo: "Sono l' uomo del ventesimo secolo che vuol conoscerti e sapere chi sei!" E lei: "lo sono la madre di tutti e di nessuno! Sono fatta di pietra, ma ho l'anima che e' l'espressione di chi mi fece! Sono una madre concepita dai propri figli agli albori dell'umanita'!" Mi sento confuso e cerco di mettere in ordine i pensieri...
Penso... "una madre di tutti e di nessuno e' stata fatta da Dio, mentre tu sei stata fatta dall'uomo; perche?" La Regina del Mali sembra aver ascoltato i miei pensieri e dice: "Dio ha creato la Terra e questa ha fatto l'uomo, ma e' lui che deve fare l'umanita'!
Sono come un ovulo maturo... e tu, piccolo uomo del 20ø secolo, sei come uno spermatozoo che puo' penetrare nel mio ovulo! sono ventimila anni che aspetto di concepire l'umanita'!" "Ma dimmi, Regina, ci sono stati grandi uomini in tutti i secoli passati. Nel bene e nel male: i filosofi greci e latini. Alessandro Magno, Cesare, Napoleone, Nerone, Gengis Khan, Tamerlano... perche proprio l'uomo del 20ø secolo dovrebbe entrare nel tuo ovulo?" Risponde: "Perche forse non era maturo, ma nel concepimento milioni di spermatozoi hanno la possibilita' di fertilizzare, pero' uno solo riesce, gli altri vanno tutti perduti!" "Come si puo' dire che vanno perduti? Migliaia di filosofi, poeti, pensatori, scopritori, geni, compositori non sarebbero serviti a nulla?" "Si', sono serviti all' uomo, ma non hanno partorito l'umanita'.
Gli uomini continuano a uccidersi in guerre inutili, una gran parte soffre la fame nell' indifferenza di chi mangia. L' uomo rovina la Terra, che e' la sua madre diretta, inquinando i mari. distruggendo i boschi e sporcando l' aria, le montagne e le vaste pianure. L' umanita', in effetti, non e' mai nata! Vedi, gli u'omini oggi sono come le cellule ai primordi della vita organica. Vivevano isolate o in gruppi in continua lotta tra loro; poi, con milioni di anni e mutamenti riuscirono a trasformarsi in un corpo, dove ogni cellula si responsabilizzo' di fronte alle altre; ognuna formava qualcosa che serviva a tutte... e finalmente l'espressione dell'insieme fu il corpo! Oggi, anche gli uomini vivono isolati o in gruppi in continua lotta tra di loro, ma ancora non hanno assunto la responsabilita' di se stessi verso gli altri, e quindi non hanno ancora formato il corpo dell' umanita'. Pero', mentre le cellule agivano inconsciamente e la Natura poteva amministrarle, gli uomini si allontanano sempre piu' dalle leggi naturali, e con la coscienza egoistica dei singoli e dei gruppi finiscono per bruciare il tempo. Tanto che potrebbero trasformarsi in cellule maligne, facendo morire la loro madre Terra!"
Quasi mi vergogno di me stesso, mentre mi allontano dalla Regina del Mali. Prossimamente organizzero' una nuov a spedizione in Africa, molto probabilmente con il Club Alpino Italiano di Rieti che sta pensando di parteciparvi.
Dovranno indagare sulle enormi proporzioni del monumento e su altri interessanti particolari della Dama, calandosi con le loro corde lungo la scultura.

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(Fonte : I Misteri n. 17 - Edizioni Cioe' srl)

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