TEMPLARI
Nascita di ordine
Nel 1118 i cavalieri Hugh de Payns e Geoffroy de
Saint-Omer, per ordine di San Bernardo da Chiaravalle, fondarono un ordine
religioso-militare, i Poveri Cavalieri di Cristo , con lo scopo di proteggere i
pellegrini che si recavano in Terra Santa. Baldovino II, Re Latino di
Gerusalemme, li ospitò nell'ala orientale del proprio palazzo che sorgeva sulle
rovine del tempio di Gerusalemme: da qui gli appartenenti all'ordine presero il
nome di "Templari". Immediatamente dopo il rientro in Francia del
primo contingente di cavalieri, il Concilio di Troyes (1128) sancì
ufficialmente le regole dell'ordine: pur essendo laici, i Templari facevano
voto di castità, obbedienza e povertà; vestivano una cappa bianca con una croce
rossa, erano divisi in Cavalieri, Cappellani, Sergenti, Artigiani ,
e comandati da un Gran Maestro e da un Concilio che dipendevano direttamente ed
esclusivamente dal Papa.
All'ordine aderirono subito molti nobili, e i Templari divennero ben presto una
potenza militare ed economica; dopo la sconfitta di Acri (1291), che segnò
definitivamente la fine delle crociate, la loro principale attività divenne il
prestito a usura; fu così che i Templari accumularono immense ricchezze e una
gran quantità di terreni, e edificarono circa novemila castelli, chiese e
edifici (caratterizzati spesso da una pianta circolare) in tutta l'Europa.
Il potere acquisito dai Templari non era gradito né all'impero né allo stesso
papato, così, nel 1307, Filippo IV di Francia ( Filippo il Bello ), con
la tacita connivenza di Papa Clemente V, li accusò di eresia (i Templari
avrebbero adorato l'idolo chiamato Baphomet ) e immoralità
(avrebbero praticato apertamente la sodomia). Nel 1312, in occasione del
Concilio di Vienne, una bolla papale soppresse l'ordine; nel 1314, il Gran
Maestro Jacques de Molay e altri cavalieri ritrattarono le loro confessioni in
quanto estorte sotto tortura, e dichiararono la propria innocenza; in risposta,
Filippo IV li condannò al rogo e fece confiscare i loro beni, che, stranamente,
non trattenne per s è, ma assegnò agli Ospitalieri (gli attuali Cavalieri di
Malta) e ad alcuni nobili francesi.
Nascita di un mistero
Quella che avete appena letto è la storia ufficiale dell'ordine;
ma, a detta di molti, ne esiste un altra occulta e ancor più affascinante.
Fin dall'inizio i Templari avrebbero costituito un ordine di carattere iniziatico,
su modello dei Templari di Agharti o dei Templeisen
custodi del Graal; il loro obiettivo - voluto da Bernardo di Chiaravalle
- era quello di recuperare qualcosa nascosto in Terra Santa. Cosa? A seconda
dei commentatori, nei sotterranei del tempio di Gerusalemme essi avrebbero
rinvenuto l'Arca dell'Alleanza, o i segreti costruttivi che permisero
di edificare le cattedrali gotiche, o ancora certe carte segrete che
indicavano la rotta per le Americhe, o tutte queste cose insieme. Nel volume
Les Templieres en Amerique ("I Templari in America") Jacques
de Mahieu afferma che essi avrebbero raggiunto di nascosto il Nuovo Continente
tre secoli prima di Colombo partendo dal porto di La Rochelle; là avrebbero
sfruttato le miniere d'argento del Messico, procurandosi le immense quantità
di denaro che servirono, fra l'altro, a finanziare l'edificazione delle Cattedrali.
Dalla setta degli Assassini avrebbero ricevuto il Sacro Graal, poi trasportato in Francia e ora celato in qualche
cripta del Castello di Gisors; durante la battaglia di Acri avrebbero
avvolto le spoglie del loro comandante in un lenzuolo conosciuto poi come
la Sindone; in Italia avrebbero edificato Castel del Monte, attribuito
erroneamente a Federico II; sarebbero stati al corrente dei più nascosti
segreti dell'alchimia e della vera natura di Gesù. E, naturalmente,
alla soppressione dell'ordine voluta dal Concilio di Vienne non si sarebbero
affatto dispersi, ma avrebbero continuato la loro attività esoterico-economica
nel più assoluto segreto.
I Templari tra noi
Il titolo del paragrafo è la traduzione di Les Templiers
sont parmi nous , best-seller scritto nel 1962 da Gérard
De Sède. Come il suo Le Tresor Maudit, prima opera dedicata ai
misteri di Rennes-Le-Chateau, anche Les Templiers stimolò
l'uscita di un gran numero di saggi sullo stesso tema, la presenza dei Templari
nella società del XX secolo. Lungi dal'essere stati distrutti da Filippo
il Bello, i Templari si sarebbero semplicemente riorganizzati, dopo aver nascosto
la maggior parte dei loro tesori a Gisors o, addirittura, nel Nuovo
Mondo. Secondo il volume The Temple and the Lodge ("Il Tempio
e la Loggia", 1990) di Michael Baigent e Richard Leigh,
i Templari inglesi sarebbero stati la forza all'origine di società
iniziatiche come la Massoneria, e costituirebbero tuttora un potente Governo
Occulto al di sopra degli stessi Governi mondiali (Umberto Eco ha utililizzato
questo spunto nel Pendolo di Foucault ).
La setta dei Nuovi Templari, fondata dall'ex-frate Jorg Lanz Von
Liebenfall, fu, purtroppo, determinante per l'ossessione di Adolf Hitler
sulla purezza della razza; nulla a che vedere, per fortuna, con l'attuale Ordine
Cavalleresco dei Templari (società che si definisce la vera erede
dell'ordine originale e predica l'onestà e la fratellanza) fondata in Italia
nei tardi anni 80 dopo un'ufficiosa riabilitazione dei Templari da parte della
Santa Sede.